Una scienza dell’educazione per un mondo plurale ma comune
A Science of Education for a Pluralistic but Common World
Di /by Maria Rosa Sossai
Le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche hanno contribuito a rendere il nostro habitat più confortevole e vivibile. Ma, a dispetto del progresso e della modernità, l’assenza di dati certi e le interpretazioni spesso univoche hanno amplificato la crisi di credibilità presso l’opinione pubblica degli esperti e degli scienziati che sembrano non essere in grado di controllare la complessità della realtà attuale e prevederne gli effetti collaterali spesso imponderabili.
Nel saggio Un monde pluriel mais commun l’antropologo delle scienze francese Bruno Latour avanza delle proposte per far fronte alla crisi del dogma scientifico moderno, sottolineando quanto sia urgente la costruzione di un mondo comune plurale in cui le singole culture dialoghino tra loro.
Le analisi di Latour sono uno strumento utile per leggere le profonde trasformazioni in atto nella scienza dell’educazione che già da un decennio ha avviato un promettente confronto con altri sistemi di valori, in particolare con la creazione artistica, per la formulazione di modelli pedagogici flessibili e innovativi. L’apprendimento infatti è strettamente connesso con la creazione, a partire dalla domanda “cosa è?” che ci poniamo di fronte a un’opera d’arte, la stessa domanda che rivolgiamo quando apprendiamo qualcosa del mondo. La scienza dell’educazione e l’arte contemporanea sono due aree della conoscenza sino a qualche decennio fa distanti tra loro che oggi trovano un comune obiettivo nella ricerca di un fare orientato verso il bello e un giusto senso da dare alla vita. In questo momento storico l’esperienza educativa e l’esperienza artistica sembrano condividere valori etico/estetici configurandosi così come due potenziali spazi di libertà e di crescita culturale in un contesto di ritrovata empatia umana e intellettuale.
Prendendo spunto dal saggio di Latour, il ciclo di mostre e laboratori Un’educazione a Villa e Collezione Panza intende offrire un’esperienza di formazione basata sul confronto tra artisti che hanno a cuore l’educazione e studenti, attraverso la visione di opere video che documentano laboratori condotti dagli stessi artisti o che affrontano temi e aspetti concernenti la trasmissione della conoscenza in generale.