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AlbumArte VideoArtForum | Chasing Boundaries / Scutari | 16 marzo 2019

Per AlbumArte | VideoArtForum 2019

Chasing Boundaries / Scutari (2018, 45’)
Scritto e diretto da Zaelia Bishop ed Emanuele Napolitano

Prima assoluta
A seguire gli artisti in dialogo con Adrian Paci, in un dibattito condotto da Paola Ugolini

Sabato 16 marzo 2019 ore 19.00
Video in loop lunedì 18 e martedì 19 marzo ore 15.00 – 19.00
 

AlbumArte – Via Flaminia 122, Roma | Ingresso libero

AlbumArte è lieta di presentare a Roma la prima assoluta del video Chasing Bounderies /Scutari di Zaelia Bishop ed Emanuele Napolitano. Dopo la proiezione, seguirà una conversazione tra gli artisti, Adrian Paci e Paola Ugolini.

Chasing Boundaries è una serie di documentari ideata da Zaelia Bishop ed Emanuele Napolitano, coordinata da Micol Di Veroli e prodotta da AlbumArte e Bangalore Video. Il progetto è stato sviluppato con l’intento di descrivere la condizione del fare arte all’interno di un’opera che si avvicina alla video arte e tende al superamento del tradizionale metodo narrativo, della struttura lineare ed autoconclusiva, in favore di una piattaforma aperta ai nuovi modi di percepire concetti ed informazioni.

Per il quarto capitolo che si svolge a Scutari (Albania) l’artista Adrian Paci ha messo a disposizione Art House, la sua casa d’infanzia trasformata in un luogo di sperimentazione e piattaforma di supporto per artisti locali, che ha fondato e dirige insieme a sua moglie Melisa. Gli artisti invitati per Chasing Boundaries Driant Zeneli, Lek Gjeloshi, Donika Çina e Alket Frasheri – hanno offerto quattro visioni creative totalmente eterogenee che si occupano di vari aspetti sociali e creativi come l’illusione e il fallimento, l’identità nazionale e la religione, la paura e la speranza, aderendo perfettamente all’obiettivo dell’intero progetto che è quello di raccogliere differenti  voci da terre lontane. Ogni intervista pone lo spettatore nella  condizione di osservare frammenti di momenti naturali posti in sequenza e produrre una propria esperienza personale: non si tratta di assistere ad un ritratto ideologico dei soggetti filmati ma semplicemente essere presenti ed osservare le cose mentre si svolgono.

Chasing Boundaries / Scutari è un video a cura di Adrian Paci; coordinamento Micol Di Veroli, produzione AlbumArte e Bangalore Video


 Il percorso di Zaelia Bishop ed Emanuele Napolitano è basato su osservazioni, incontri, interazioni e fusioni tra immagine e visione. I loro progetti esaminano in particolare le relazioni tra società ed identità e le connessioni tra immagini e comportamenti sociali. La documentazione ed esplorazione di una dimensione e la re-rappresentazione di spazi e immagini come anche la creazione di una nuova presenza per essi, formano il cuore della loro analisi. Nel 2015 con il cortometraggio They Left Us vengono selezionati all’interno del Short Film Corner – Festival del Cinema Di Cannes 2015. Nel 2016 danno avvio a Chasing Boundaries, un progetto di video documentari con l’intento di descrivere la condizione del fare arte attraverso un’opera che si avvicina alla video arte e tende al superamento del tradizionale metodo narrativo, della sua struttura lineare ed auto conclusiva, in favore di una piattaforma aperta ai nuovi modi di percepire concetti ed informazioni.
Il primo capitolo, girato in Israele, è stato selezionato all’interno del Short Film Corner – Festival del Cinema Di Cannes 2016 e presentato in anteprima ad AlbumArte nell’aprile 2016. Il secondo capitolo, ambientato a Vilnius, è stato presentato in anteprima ad AlbumArte nel gennaio 2016. Il terzo capitolo, girato a Belfast, è stato presentato in anteprima assoluta a Parigi, e poi ad AlbumArte a Roma. Tutti e tre i capitoli sono stati presentati all’interno della sezione i8 – spazi indipendenti di ArtVerona 2017.

Nel suo percorso artistico Adrian Paci ( Scutari 1969) ha elaborato modalità espressive dalle più tradizionali, quali pittura e mosaico, a quelle più attuali e innovative, come installazioni, performance e video. Nel suo lavoro, che si nutre di una profonda familiarità con la storia dell’arte, convivono l’osservazione delle dinamiche sociali del presente, l’attenzione per la densità simbolica dei gesti e un interesse per le possibilità interpretative delle immagini. Nello stesso tempo vi è possibile leggere l’intera storia dell’uomo; sono gesti sobri, intimi e solenni insieme, capaci di farsi esemplari in virtù di una matrice antica e profonda; vi si individua quel sostrato emotivo e culturale che, come un minimo comune denominatore, avvicina gli uomini. Dopo gli studi di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Tirana, nel 1997 Paci lascia l’Albania e si trasferisce a Milano dove attualmente vive e lavora. Ha esposto con mostre personali in numerosi istituzioni internazionali tra cui: Il Museo Novecento di Firenze (2017), Museo MAXXI di Roma (2015); MAC, Musée d’Art Contemporain di Montréal (2014); Padiglione d’Arte Contemporanea – PAC a Milano (2014); Jeu de Paume a Parigi (2013); Mamco, Musée d’art moderne et contemporain di Ginevra (2013); National Gallery of Kosovo di Pristina (2012); Kunsthaus Zurich a Zurigo (2010); Bloomberg Space a Londra (2010); The Center for Contemporary Art – CCA di Tel Aviv (2009); MoMA PS1 di New York (2006); Moderna Museet di Stoccolma (2005) e Contemporary Arts Museum di Houston (2005). Tra le numerose mostre collettive: 7° Bi-City Biennale of Urbanism\Architecture (UABB), Nantou Old Town a Shenzhen, 14° Biennale di Architettura di Venezia (2014), 48° e 51° Biennale di Arti Visive di Venezia (1999 e 2005), 15° Biennale di Sydney (2006) e Biennale di Lione (2009). Ha insegnato e insegna presso varie Accademie come Accademia Carrara di Bergamo, IUAV di Venezia e Nuova Accademia di Belle Arti, NABA di Milano

Paola Ugolini vive e lavora a Roma. È critico d’arte e curatrice indipendente. Scrive regolarmente per Exibart. Ha curato numerose mostre e progetti artistici concentrandosi principalmente sul lavoro delle artiste, la video-arte e l’uso del corpo nella performance art e nell’Arte femminista. Nel 1990 ha fatto parte del team curatoriale di Ubi Motus Ubi Fluxus per la XLIV Biennale di Venezia; nel 1993 è stata co-curatrice di Macchine per la Pace per la 45a Biennale di Venezia. Nel 2006 è stata co-curatrice della mostra personale di Gino de Dominicis al PS1 e al MoMA di New York. Nel 2014 ha curato con Cristiana Perrella la collettiva di video-arte Oltre i Limiti e i confini al Museo MAXXI di Roma. Dal 2015 collabora regolarmente come guest curator con la Galleria Richard Saltoun di Londra. Nel 2017 ha curato la collettiva Corpo a Corpo per La Galleria Nazionale di Roma, con un confronto fra le artiste femministe italiane nate dopo la metà degli anni Settanta e le artiste militanti che hanno realizzato performance in Italia nel decennio Sessanta e Settanta. Paola Ugolini è screening curator di CortoArteCircuito, Art Advisor e fa parte del comitato scientifico di AlbumArte, uno spazio d’arte contemporanea indipendente con sede a Roma.


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