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AlbumArte presenta Residenze #1 Flavio Favelli – Gianni Politi | opening martedì 11 ottobre 2016 h18-22

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AlbumArte presenta
Residenze #1 | Flavio Favelli Gianni Politi

a cura di Paola Ugolini

Inaugurazione mostra martedì 11 ottobre ore 18.00 | 22.00
 11 ottobre | 26 novembre 2016

Partner degli eventi del Fuori Quadriennale 
16a Quadriennale d’arte Altri tempi, altri miti, Palazzo delle Esposizioni,13 ottobre 2016–8 gennaio 2017

COMUNICATO STAMPA >>>

TESTO CRITICO >>>

AlbumArte presenta la doppia personale degli artisti Flavio Favelli e Gianni Politi dal titolo Residenze #1, a cura di Paola Ugolini. La mostra, a cura di Paola Ugolini, inaugura il ciclo Residenze un progetto di Cristina Cobianchi, attraverso il quale AlbumArte si propone di riflettere sul tema delle residenze d’artista, attraverso una serie di mostre, che porteranno negli spazi espositivi di Via Flaminia opere prodotte esclusivamente durante residenze d’artista all’estero ed esposte per la prima volta in Italia.

In Residenze #1 saranno esposti i lavori che Flavio Favelli e Gianni Politi hanno prodotto nelle loro residenze d’artista all’estero, entrambe realizzate da AlbumArte, rispettivamente a Istanbul e a Praga, con lo scopo di evidenziare quanto la pratica della residenza possa in alcuni casi, particolarmente in questi due, influenzare il modo di lavorare di un artista (uno molto giovane e uno consolidato) in modo significativo, arrivando a vedere realizzate opere molto diverse dal solito modus operandi degli artisti che l’hanno vissuta.

Le due residenze, realizzate da AlbumArte nel 2014, con il supporto dell’Ambasciata d’Italia in Turchia, degli Istituti Italiani di Cultura di Istanbul e di Praga, di Yapı Kredi Cultural Activities Arts and Publishing e della Camera di Commercio Italiana in Turchia, si sono concluse con due mostre personali: Flavio Favelli Grape Juice, curata da Vittorio Urbani, presso la Galata Rum Okulu (Scuola Greca di Galata) a Istanbul e Gianni Politi giovane pittore romano, a cura di Paola Ugolini, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Praga. Le opere prodotte per quelle due mostre sono ora presentate per la prima volta in Italia, negli spazi di AlbumArte.

libro favelli grape juiceNel marzo 2015, è stato pubblicato il libro-catalogo Flavio Favelli Grape Juice, edito da Maretti, che riporta l’esperienza della residenza a Istanbul dell’artista con AlbumArte, con i contributi di Cristina Cobianchi, Flavio Favelli, Cristiana Perrella, Vittorio Urbani. Il libro è stato presentato al Museo MAXXI di Roma il 18 giugno 2015.

 

AlbumArte desidera ringraziare Studio SALES di Norberto Ruggeri e Ditta G.Poggi – Belle arti dal 1825 (sede Trastevere, Roma).

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Residenze
di Paola Ugolini 

Aprirsi al nuovo e al diverso, viaggiare per scoprire nuove forme e nuovi modi è una pratica che da sempre ha fatto parte della vita degli artisti.
Nel Rinascimento dal Nord Europa i pittori arrivavano in Italia per riscoprire l’armonia delle proporzioni e un modo di fare arte che superava in bellezza e arditezza quella degli antichi. Il Grand Tour, un viaggio nell’Europa continentale che poteva durare da pochi mesi fino a svariati anni, è stato fondamentale non solo per la formazione degli artisti ma anche di una classe borghese colta e cosmopolita. L’idea di ospitare gli artisti in un luogo specifico per dare impulso alle ricerche e alla creazione di opere, si delinea in modo forte già a partire dagli anni Sessanta del novecento. “È in questo periodo che le residenze si conformano secondo due diverse tipologie: da una parte l’isolamento in un sito ameno per evadere dagli artifici della società borghese, fissando come obiettivo principale la riflessione sulla propria individualità; dall’altra l’incontro con realtà particolari, per fare della conoscenza reciproca un mezzo di riavvicinamento fra arte e comunità”. (Matteo Innocenti, articolo pubblicato su Artribune n.10). Da alcuni anni le Residenze d’artista si stanno affermando come uno dei fenomeni più interessanti, vivaci e rilevanti nel panorama dell’arte contemporanea mondiale, la possibilità di trascorrere da poche settimane fino a un anno in un luogo diverso, a contatto con stimoli visivi e culturali nuovi è certamente un’opportunità eccezionale e utilissima non solo per la propria crescita intellettuale ma anche un modo per imparare a confrontarsi con l’altro, con il diverso, con l’ignoto. AlbumArte è un’associazione indipendente e no profit, una nuova realtà molto vitale, che nel corso degli ultimi tre anni è riuscita a portare tre artisti italiani: Flavio Favelli, Margherita Moscardini e Gianni Politi in residenza a Istanbul e a Praga e questa mostra negli spazi di AlbumArte è quindi un’opportunità per il pubblico romano per vedere le opere che due di questi artisti, Favelli e Politi entrambi piuttosto radicati nelle loro realtà urbane, hanno realizzato, con risultati decisamente sorprendenti, in un contesto diverso dal comfort del proprio studio. 

Flavio Favelli, Black Tulip, 2014
Flavio Favelli, Black Tulip, 2014

Flavio Favelli (Bologna,1967) vive vicino al cimitero di Savigno, un piccolo paese della campagna Bolognese e il suo studio, un capannone nella zona industriale, è un luogo dove le icone dei suoi ricordi di infanzia hanno riempito lo spazio che infatti è stipato di vestiti vintage, cappelli Borsalino, vecchie casse, bottiglie di Martini, vasi di amarena Fabbri, armadi, sedie, vetrine e macchinari vari. Favelli è un artista che lavora sul suo personale vissuto che rielabora creando ambienti e oggetti che, grazie ad una loro intrinseca potenza evocativa, da privati diventano collettivi. Favelli in genere non ama uscire dal proprio perimetro creativo ma, pur non amando particolarmente Istanbul, è stato per sei settimane in residenza presso l’ambasciata italiana e ha esposto i lavori prodotti in loco in una personale dal titolo Grape Juice nella sala principale della Galata Rum Okulu (la Scuola Greca di Galata). “Il senso di una mostra che esce da una residenza”, scrive il curatore Vittorio Urbani, “sta nel mettere alla prova la capacità dell’artista di reagire a un ambiente a lui estraneo. Questa capacità deve anche comprendere una certa velocità, dato il breve tempo concesso fra il provare emozioni e il realizzare una produzione. Flavio Favelli a Istanbul ha reagito ad una società che da due secoli si interroga sulla propria posizione nel campo della Modernità, e il cui recente ‘successo’ internazionale è ora adombrato dalle recenti difficoltà della politica e da disagio sociale”. I particolari ingranditi delle banconote in corso in Turchia negli anni Settanta diventano l’elemento decorativo di una serie di quattro pannelli dipinti a smalto, una bottiglia di Coca Cola prodotta per il mercato turco in edizione limitata e trovata dall’artista in Italia è lo struggente simbolo di un mondo in bilico fra passato e futuro.” 

Installation view, Anteprima #4 – Gianni Politi “giovane pittore romano”; cortile Istituto Italiano di cultura di Praga: Ph. James Ferrand, courtesy AlbumArte
Installation view, Anteprima #4 – Gianni Politi “giovane pittore romano”; cortile Istituto Italiano di cultura di Praga: Ph. James Ferrand, courtesy AlbumArte

Gianni Politi (Roma, 1986) si è invece confrontato con una realtà completamente diversa, quella di Praga affascinante città barocca. Un mese di residenza all’Istituto Italiano di Cultura, dove ha prodotto dei lavori ispirati alla monumentalità architettonica seicentesca del luogo. Politi si é concentrato sull’architettura del cortile esterno della Cappella Barocca realizzando tre grandi tele molto materiche in cui la pittura densa e pastosa,  in alcuni punti appena lumeggiata da delicate pennellate dorate che accendono la superficie pittorica a seconda della traiettoria della luce, rendendo la tela mossa al punto da sembrare tridimensionale. 

Residenze

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCHEDA INFORMATIVA
Mostra: Residenze #1 | Flavio Favelli – Gianni Politi
Curatore: Paola Ugolini

Primo appuntamento del ciclo AlbumArte | Residenze un progetto di Cristina Cobianchi per AlbumArte
Sede: AlbumArte, Via Flaminia 122, Roma
Inaugurazione: martedì 11 ottobre 2016, dalle ore 18.00 alle 22.00
Apertura al pubblico: 12 ottobre – 26 novembre 2016
Ingresso: gratuito
Orari: dal martedì al sabato dalle 15 alle 19 o su appuntamento
Informazioni: tel.: +39 06 3243882 | info@albumarte.org | www.albumarte.org   

INFORMAZIONI PER LA STAMPA
Maria Bonmassar
ufficiostampa@mariabonmassar.com  /  ufficio: +39 06 4825370 / cellulare: + 39 335 490311

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