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AlbumArte VideoArtForum | Iginio De Luca | Epifonie | 14 Maggio 2024

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presenta

IGINIO DE LUCA 

EPIFONIE

A cura di Cristina Cobianchi

Prima proiezione e dibattito: martedì 14 maggio 2024 ore 18.30

Video in loop fino a sabato 18 maggio dalle 15.00 alle 19.00 (ultimo ingresso 18.30)


Intervengono

Benedetta Carpi De Resmini, Anna Cestelli Guidi,  Pietro Gaglianò, Maria Francesca Guida

Ingresso libero 

AlbumArte Via Flaminia 122 00196 Roma

Nel corso del 2023 AlbumArte ha concentrato la sua ricerca sul suono all’interno delle opere di arte visiva contemporanea, realizzando il progetto Dreamscape, un’installazione sonora immersiva dell’artista multimediale Eva Frapiccini, portata in varie città e con la partecipazione del progetto alla Biennale Son in Svizzera, dove l’analisi è stata  approfondita. Ora questa ricerca prosegue attraverso la presentazione di una serie di video dell’artista multimediale Iginio De Luca (Formia 1966, vive a Roma) inserito nella rassegna AlbumArte VideoArtForum che dal 2016 presenta selezioni di video con dibattito. Martedi 14 maggio alle ore 18.30, verrà presentato un insieme di otto video dove l’artista usa il suono come protagonista o co – protagonista della sua opera.

Seguirà un dibattito con quattro critici e curatori che nel tempo hanno lavorato con lui: Benedetta Carpi De Resmini, Anna Cestelli Guidi, Pietro Gaglianò e Maria Francesca Guida.

La selezione video sarà a disposizione del pubblico in loop fino a sabato 18 maggio (15.00 – 19.00 ultimo ingresso ore 18.30).

Il suono è sempre stato importante per De Luca, che ha anche una formazione musicale e questo linguaggio è stato sempre un elemento ben presente nella sua ricerca. Ecco perciò che i video presentati, alcuni completamente dedicati al suono, hanno la forza di usare questo elemento espressivo con grande efficacia. Non è musica, si badi bene, è suono ottenuto attraverso dissonanze, ritmo, rumori amplificati, suoni prodotti da oggetti o dalle mani nude dell’artista su un pezzo di marmo antichissimo, come in Le voci di dentro (2020) o sulle doghe di un letto come in Zi’ Nicola (2022), o battendo le dita su un cancello (Talking Matter 2024) fino a muovere piatti e bicchieri facendoli stridere come il suo dolore, su un tavolo apparecchiato, immaginando che il secondo commensale possa essere una sua cara amica artista morta giovane l’anno scorso (Inbandita, 2023).  I suoni possono essere quelli del traffico di notte più rado e sonnolento, ma che ci fa sentire più soli e quasi destabilizzati quando torniamo in mezzo al silenzio (Solarium 2015) o quello delle voci che testimoniano i ricordi che si sono voluti conservare in un angolo remoto della propria anima (Sottosale, 2017).

Naturalmente, in questa rassegna, non può mancare il suono dei suoi video politici, come Manica a vento (2009) dove la bandiera italiana guida l’inno di Mameli a seconda della direzione del vento: al dritto (se la bandiera sventola a destra) o al contrario (se la bandiera sventola a sinistra). Intanto il suono continuamente si interrompe come un vecchio disco in vinile strisciato, dove la puntina del giradischi si blocca, tentenna e poi forse per un colpetto ben assestato da chi lo ascolta, salta l’ostacolo e riparte a stento, saltando qualche nota e sembra tutto a posto, ma in realtà non lo è perché quell’inno in quest’opera non progredisce mai. Oppure quando una banda musicale, dall’aria trionfante e istituzionale, suona l’inno nazionale rallentandone il ritmo fino a trasformarlo in una nenia che a poco a poco diventa agonica (iailat, le forme di un suono, 2018-19).

Questa è la prima volta che De Luca esibisce, insieme, gran parte dei suoi video tra loro legati da questo file rouge, che è un elemento che fa parte di lui, da sempre, insieme a tutti quegli elementi diversi che caratterizzano l’espressione di questo artista poetico anche in una protesta (vedi i suoi blitz) e anche con un suono secco, atonale, inusuale, che riesce però, con il suo ritmo, ad accompagnarci nella narrazione e capire perché.

Programma della proiezione:

Le voci di dentro (2020) video HD, 16:9, colore, sonoro, durata: 3’52’’

Inbandita (2023) video HD, 16:9, colore, sonoro, durata: 4’36’’

Zi Nicola (2022) video HD, 16:9, colore, sonoro, durata: 5’20’’

Manica a vento (2009) video Pal, 4:3, colore, sonoro, durata: 3’01’’

iailat, le forme di un suono (2018-19) video HD, 16:9, colore, sonoro, durata: 5’11’’

Sottosale (2017) video HD, 16:9, colore, sonoro, durata: 5’29’’

Solarium (2015) video HD, 16:9, colore, sonoro, durata: 2’39’’

Talking Matter (2023-24) video HD, 16:9, colore, sonoro, durata: 7’01’’

Note biografiche 

Iginio De Luca (Formia LT, 1966 vive a Roma) si è diplomato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma, dove attualmente è docente di Decorazione. L’utilizzo di molteplici e differenti registri linguistici, come la fotografia, il video, la performance, l’istallazione, l’arte partecipata, l’azione urbana e il suono, ha da sempre caratterizzato la sua progettualità e conseguentemente le scelte metodologiche ed operative. Una consuetudine dell’artista è la pratica di atti che lui definisce blitz. Considerandoli a cavallo tra arte urbana e performance, l’artista compie azioni a volte sorvolando con aerei, altre proiettando immagini o scritte su edifici in rapidi raid notturni, altre ancora arrivando in luoghi con elementi di forte disturbo e impatto visivo, come cartelloni finto-elettorali. Ibridando etica ed estetica, tecnologia e azioni comportamentali, De Luca reclama l’interazione con l’ambiente e il pubblico, denunciando, tra ironia e impegno, la crisi di valori della società contemporanea.

Selezione mostre personali: 2023 Ca Maronn c’accumpagna a cura di Adriana Polveroni, Galleria Blocco 13 – Roma; Tanti auguri e saluti a cura di Pietro Gaglianò, Galleria Marina Bastianello – Mestre (VE). 2022 A cuore aperto a cura di Gabriele Landi, Aurelia sud, Arcola (SP); Tevere Expo a cura dell’Istituto Italiano di Cultura, Istituto Italiano di Cultura – Jakarta; Angolo Cottura a cura di Pietro Gaglianò, studio De Luca – Roma; Tevere Expo a cura di Sabrina Vedovotto e Pietro Gaglianò, MACA, Museo Arte Contemporanea Accademia – Frosinone. 2021 Se queste mura potessero parlare a cura di G. Capparelli, Casa Rossa – Alberobello (BA). 2020 Le voci di dentro a cura di Francesca Guida, Mercati di Traiano – Roma. 2019  iailat a cura di Villam, Villaggio Olimpico – Roma 2018 Solarium a cura di Gino D’Ugo, Fourteen Artellaro – Lerici (SP); Iailat, Sound Corner a cura di Silvano Manganaro Auditorium Parco della Musica – Roma. 2017. Riso Amaro a cura di Claudio Libero Pisano, Albumarte – Roma 2016 Expatrie a cura di Giorgio de Finis, Casa dell’Architettura – Roma. Vincitore del bando Cantica21 Italian Contemporary Art Everywhere – MAECI e MIC (2020) partecipa a Roma città aperta (2021) a cura di Raffaella Frascarelli (Nomas Foundation) e Sabrina Vedovotto. (https://www.iginiodeluca.com)