AlbumArte presenta
Driant Zeneli
AlbumArte | VideoArtForum #2
Inaugurazione con prima proiezione e dibattito mercoledì 24 febbraio 2016 h19:30 Introduzione di Cristiana Perrella
Giovedì 25, venerdì 26 e sabato 27 febbraio: proiezioni di altri video dell’artista no stop dalle ore 16:00 alle 21:00
AlbumArte Via Flaminia, 122 Roma
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Driant Zeneli è il protagonista del secondo appuntamento della rassegna AlbumArte | VideoArtForum MERCOLEDI’ 24 FEBBRAIO 2016, con la prima proiezione e il dibattito aperto al pubblico ALLE ORE 19:30. Introduce il videoforum la curatrice Cristiana Perrella.
Un giorno luminoso di maggio di due anni fa, negli uffici di AlbumArte arrivò, previo appuntamento, Driant Zeneli (nato a Shkoder, in Albania nel 1983) per presentarci il suo lavoro, perché aveva sentito parlare bene di noi. Non sapeva che a noi, di lui, ci aveva parlato bene addirittura Adrian Paci. Prima di mostrarci le sue opere, sul suo pc portatile, Driant ci raccontava, incantandoci, perché aveva cominciato a realizzare i suoi vari progetti parlandoci del padre pittore, della sua casa in Albania, del fatto che era da sempre attratto dallo sforzo, come dal fallimento, dal volare per poi cadere, dal cadere per poi ritentare di alzarsi. Anche se già aveva rappresentato l’Albania alla Biennale di Venezia nel 2011, Driant aveva, durante quel colloquio, l’entusiasmo e la caparbietà di chi crede fermamente che quel qualcosa che ha da dire sia anche ascoltato dagli altri e subito capimmo che Driant aveva veramente qualcosa da dire, lo si sentiva da come parlava, da come si muoveva nello spazio. Anche oggi lo si capisce da come ti osserva e osserva, attorno a lui, quello che succede. È all’erta, ha delle speciali antenne collegate con il mondo. Ad AlbumArte | VideoArtForum, Driant Zeneli presenterà per la prima volta a Roma i film più significativi del suo lavoro tra i quali When Dreams Become Necessity, la trilogia filmica iniziata nel 2009 e finita nel 2014, che tenta di ridefinire, grazie a dei tentativi performativi, l’idea che abbiamo di fallimento concentrandosi sull’importanza dell’utopia e del sogno. La necessità si riferisce essenzialmente alla lunga attesa di realizzare un’azione che si concluderà in un attimo. Per la prima volta a Roma e in assoluto nella sua interezza, nei giorni successivi all’opening, sarà presentato anche When I grow up I want to be an artist, «opera in cui mio padre mi ritrae con la stessa tecnica che utilizzò per vent’anni quando ritraeva Enver Hoxha e altri leader comunisti durante il regime in Albania. Mentre mi ritrae nel video, mio padre mi racconta tutti i suoi tentativi e desideri di diventare artista, dei fallimenti che non dipendono esclusivamente dall’uomo ma anche dalle condizioni politiche e sociali. Altre opere si stanno ricongiungendo a questo lavoro anche se non è un obbiettivo predeterminato. Tutto avviene casualmente, da un ritrovamento, da un inciampo» (D.Z.).
*Immagine: Driant Zeneli, When I grow up I want to be an artist (video still), 2007. Courtesy l’artista e Prometeogallery di Ida Pisani, Milano, Lucca
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PROGRAMMA
Mercoledì 24 febbraio dalle ore 19:30
– Proiezione dei video When I grow up I want to be an artist (estratto; 2007, video, color, sound, 21’55”) e When Dreams Become Necessity, Trilogy, 2009-2014: The dream of Icarus was to make a cloud, (2009, video, color, sound, 4’05”), Some Say the Moon is easy to touch… (2011, HD video, color, sound, 5’15”), Don’t look at the Sun while you’re expecting to Cross it (2014, HD video, color, sound, 4’39”). A seguire dibattito, introduce Cristiana Perrella.
– In loop: All art has been …temporary (2008, video, color, 2’30”) e Too late (2008, video, color, sound, 1’00”).
Giovedì 25, venerdì 26 e sabato 27 febbraio ore 16:00 – 21:00, no stop
– When I grow up I want to be an artist (integrale: 2007, video, color, sound, 21’55”)
– All art has been …temporary (2008, video, color, 2’30”)
– Too late (2008, video, color, sound, 1’00”).
Video courtesy: l’artista e Ida Pisani, Milano, Lucca
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Driant Zeneli | Nato nel 1983 a Shkoder, in Albania, vive attualmente tra Milano e Tirana. Le opere di Driant Zeneli sfidano i limiti fisici e intellettuali mettendo in scena situazioni ironiche e oniriche, a volte assurde. Le sue ultime ricerche tantano un approccio performativo – coinvolgendo sia sé stesso che gli altri – attraverso un processo che sente il tempo, si identifica con i sogni, gioca con la ragione e al tempo stesso trova riscontro nell’intero pubblico. Al centro delle opere performative di Zeneli, così come anche negli altri progetti che usano una narrativa mediale, vi è la ridefinizione dell’idea di fallimento, utopia e sogno, considerati elementi capaci di aprire alternative possibili. Nel 2011 ha rappresentato l’Albania alla 54esima Mostra Internazionale d’Arte alla Biennale di Venezia. Nel 2008 ha vinto il Premio Internazionale d’Arte Contemporanea Onofri a Tirana e nel 2009 il Premio Trieste Contemporanea destinato ad un giovane artista europeo. Le sue esposizioni hanno avuto luogo a: Prometeogallery di Ida Pisani a Milano (2015; 2010); IV Bienal del Fin del Mundo in Cile (2015); Viafarini a Milano (2014); GAM, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea a Torino (2013); Biennale White House ad Atene (2013); KCCC, Klaipeda in Lituania (2013); ZKM a Karlsruhe (2012); MUSAC a Castilla L eón,in Spagna (2012); TICA a Tirana (2012); Quinta Biennale di Praga (2011); 98 weeks Project Space a Beirut (2011); Trongate 103 a Glasgow (2011); National Gallery of Kosove a Prishtine (2010); Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce a Genoa (2009); Studio Tommaseo a Trieste (2009); National Gallery of Tirana (2008).
Cristiana Perrella | Curatrice e critica (Roma, 1965), ha diretto dal 1998 al 2008 il Contemporary Arts Programme di The British School at Rome. Dal 2007 al 2009 ha ideato e avviato per RISO – Museo d’arte Contemporanea della Sicilia, l’attività di un’agenzia per lo sviluppo dell’arte giovane (SACS-Sportello per l’Arte Contemporanea in Sicilia), essendone curatrice nei primi due anni e di nuovo nel 2012-2013. Dal 2010 cura la parte artistica delle attività della Fondazione Golinelli di Bologna. Come curatrice indipendente ha collaborato con istituzioni Italiane e internazionali, tra cui il MAXXI, per cui ha curato nel 2010 una delle mostre con cui il museo si è inaugurato, proseguendo poi la collaborazione con altri tre progetti espositivi. Dal 2004 al 2010 ha insegnato “Fenomenologia dell’arte contemporanea” alla facoltà di Lettere dell’Università di Chieti. Attualmente è docente allo IED di Roma e curatrice della 16° Quadriennale di Roma (2016). Ha pubblicato numerosi testi e monografie, tra cui, la più recente, quella dedicata a Francesco Vezzoli, in uscita a febbraio 2016 per Rizzoli International. Dal 2015 fa parte del Comitato Scientifico di AlbumArte.
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