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Eva Frapiccini | DUST OF DREAMS GENOVA E TORINO | aprile – giugno 2022

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Presenta

Dust of Dreams
Un progetto di Eva Frapiccini
Produzione AlbumArte

GENOVA:
con Forevergreen nell’ambito di Electropark 2022, Palazzo Ducale Fondazione per la cultura, Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, Comune di Genova – Sala Dogana, Associazione Il Limone Lunare

TORINO: 
Polo del ‘900, Festival Interplay, Associazione CodedUomo, Mosaico Danza 

Aprile, giugno, settembre 2022

A cura di Giulia Palomba
Testi critici di Anna Daneri e Giulia Palomba
Musiche Sara Berts (Sara Bertazzini)
Coreografie Daniele Ninarello
Performers: Francesca Dibiase, Ilaria Quaglia, Valerie Tameu
Costumi Daniela Di Blasio 
Design allestimento Michele Tavano

Progetto realizzato con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando ART~WAVES. Per la creatività, dall’idea alla scena” (linea Produzioni)

in collaborazione con

Forevergreen nell’ambito di Electropark 2022, Mosaico Danza di Torino, Palazzo Ducale Fondazione per la cultura, Polo del ‘900 di Torino, Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, Comune di Genova – Sala Dogana, l’Associazione Il Limone Lunare di Genova, Associazione CodedUomo

AlbumArte continua il suo percorso nomade con un progetto che si svolgerà a Genova e a Torino ad aprilegiugno e settembre 2022. 

Dust of Dreams è un’installazione cross-disciplinare che esplora la vita onirica delle persone attraverso i linguaggi delle arti visive, della musica, della performance e della video arte. I sogni trascendono le culture di appartenenza di chi li esperisce: alcuni topos si ripresentano identici in ogni popolazione e angolo della terra, rivelando un linguaggio universale dell’inconscio. Dust of Dreams, prodotta da AlbumArte, e ideata da Eva Frapiccini, parte dal materiale raccolto nell’archivio audio creato dall’artista e composto da 2200 registrazioni raccolte in 12 città del mondo nell’arco di 10 anni (Torino, Bogotà, Sharjah, Stoccolma, Riga, Berlino, Dubai, Bergamo, Fittja, Cairo, Rivoli, Manama in Bahrain). Dal 2011 al 2021, il progetto partecipativo Dreams’ Time Capsule è stato ospitato da spazi culturali come kim? Contemporary Art Space a Riga, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, ArkDes Swedish Museum of Architecture, Yorkshire Sculpture Park, festival come Localize Potsdam (Germania) e di dipartimenti educativi come quello della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino, e dell’Universidad Jorge Taleo a Bogotà. 

L’archivio audio, sottoposto allo studio di una data analyst, è la fonte dei macro-temi o parole-archetipo nelle narrazioni oniriche che costituiranno la struttura sonora e visiva dell’installazione multimediale: questa sarà realizzata a partire dalle tracce audio dell’archivio con le musiche di Sara Berts, le immagini di Eva Frapiccini e con un supporto multimediale. Flussi di immagini-icona, modulate da un algoritmo creato ad hoc saranno proiettate continuativamente su degli schermi. Nello spazio installativo, i performers Francesca DibiaseIlaria Quaglia, Valerie Tameu conferiranno corporeità attraverso una performance in sintonia con la drammaturgia audiovisiva. 

Durante il primo anno dell’emergenza sanitaria Covid-19, diverse persone hanno riportato di soffrire di episodi di insonnia, disturbi del sonno, e incubi. Questi stati sono identificatori come effetti comuni di un diffuso senso di ansia e stress. Dust of Dreams si propone come evento catartico in grado di superare le attuali distanze culturali e politiche per ritrovare il senso di una “mente collettiva”, per usare le parole dell’artista Michelangelo Pistoletto, che sappia superare le divergenze. Infatti, lo scopo del progetto è trovare simboli e immagini comuni tra culture e società geograficamente lontane, per costruire una visione universale del benessere e delle paure umane. L’archivio audio Dreams’ Time Capsule, porta l’attenzione sulla rilevanza dei cambiamenti sociali e politici nella sfera personale e intima dei cittadini, avendo tracciato e registrato, tra le altre, le testimonianze oniriche durante il primo voto democratico in Egitto dopo 30 anni di dittatura di Mubarak (circa 100 registrazioni) o il voto sulla Brexit nel Regno Unito (circa 350 registrazioni raccolte due settimane dopo il voto, dove ricorre insistentemente la parola anxiety).

Il progetto partirà da Genova, dove saranno attivate delle iniziative di produzione partecipata: la registrazione dei sogni, invitando i cittadini ad entrare nell’installazione della Dreams’ Time Capsule presso il Cortile Maggiore di Palazzo Ducale(dal 16 al 20 Aprile 2022) e un ciclo di workshop sul video e la sartoria finalizzati alla co-creazione di materiali video per l’opera conclusiva. I workshop si terranno in collaborazione con Sala Dogana di Palazzo Ducale e l’Associazione Limone Lunare, nei mesi di aprile e maggio e saranno destinati a partecipanti selezionati tramite open call, con una restituzione pubblica in Sala Dogana il 2 maggio.

Nella giornata del 3 Giugno, è invece prevista la première dell’opera multimediale presso Palazzo Ducale, Sala del Munizioniere come anteprima del festival Electropark 2022. L’opera sarà fruibile anche nelle giornate del 4 e del 5 giugno, con repliche della performance in orario pomeridiano.

Torino lo spettacolo sarà ospitato presso gli spazi del Polo del ‘900, e sarà parte della programmazione del Festival di teatro danza Interplay 2022, per tornare a Genova dopo l’estate, il 24 settembre presso il Teatro del Ponente all’interno dell’ottava edizione del Festival “Resistere e Creare” del Teatro della Tosse e nell’ambito della programmazione multidisciplinare di Electropark 2022.

Il progetto Dust of Dreams ha ricevuto il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “ART~WAVES. Per la creatività, dall’idea alla scena” (linea Produzioni) che guarda al consolidamento dell’identità creativa dei territori attraverso il sostegno alla programmazione nel campo delle performing arts ed alla produzione creativa contemporanea, unendo ricerca, produzione, offerta e distribuzione in una logica di ecosistema per rafforzare le vocazioni artistiche del territorio.

Eva Frapiccini Artista, docente e ricercatrice, ha conseguito il Dottorato practice-led in Fine Art, History of Art & Cultural Studies presso University of Leeds, Inghilterra. Vincitrice della prima edizione dell’Italian Council (2017). Ha esposto al Padiglione Italia, Biennale di Architettura di Venezia (2011), e in vari musei internazionali: tra cui The Yorkshire Sculpture Park, Wakefield (2016), BOZAR Palais des Beaux Arts, Bruxelles (2016); Martin Gropius Bau, Berlin (2007); Maison de la Photographie, Parigi (2006); Casino Luxembourg (2006). I suoi lavori sono conservati in prestigiose collezioni permanenti come il Museo d’Arte Contemporanea Castello di Rivoli, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, il MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo.

http://www.evafrapiccini.com   

http://www.dreamstimecapsule.com

Dust of Dreams è una produzione

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