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Margherita Moscardini | Istanbul City Hills On the Natural History of Dispersion and States of Aggregation

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AlbumArte, l’Ambasciata d’Italia in Turchia e l’Istituto Italiano di Cultura di Istanbul
presentano:

Istanbul City Hills – On the Natural History of Dispersion and States of Aggregation
Istanbul | marzo – ottobre 2013
| Opening mostra personale 12 settembre 2013

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Istanbul City HillsOn the Natural History of Dispersion and States of Aggregation fa parte della seconda edizione di Anteprima, il programma internazionale di scambi culturali di AlbumArte e viene presentato come Evento Parallelo della XIII Biennale di Istanbul.

L’idea di avviare, all’interno di Anteprima, un progetto di residenze d’artista, è nata dalla constatazione che sempre più spesso l’arte si identifica con un processo di ricerca avviato nel luogo dove l’opera verrà esposta. È una pratica che permette agli artisti di confrontarsi con altre realtà culturali e, soprattutto in un momento in cui l’arte italiana soffre di poca visibilità all’estero e non ha un efficace sistema che la sostenga, AlbumArte ha considerato opportuno offrire agli artisti italiani l’opportunità di crescere e misurarsi con la scena internazionale attraverso residenze collegate e coprodotte da istituzioni pubbliche italiane all’estero. L’artista scelta da AlbumArte per la residenza di Anteprima#2 a Istanbul è Margherita Moscardini (Donoratico, LI, 1983)

Istanbul City HillsOn the Natural History of Dispersion and States of Aggregation è stato prodotto da AlbumArte, Ambasciata d’Italia in Turchia e Istituto Italiano di Cultura di Istanbul, con il supporto di Agi Verona Collection, Verona e Visioni Future, Potenza.

Il progetto è strutturato in un soggiorno di ricerca presso Palazzo Venezia, residenza dell’Ambasciatore d’Italia a Istanbul e la mostra personale dell’artista a conclusione del percorso, nella sala del Circolo Roma, ospitato nello stesso edificio dell’Istituto Italiano di Cultura. Sebbene all’inizio la residenza fosse stata pensata come un unico periodo di soggiorno, è stato poi riformulato in quattro periodi di residenza, i primi due puramente ricognitivi e i secondi due di ricerca e lavoro, per un totale di diverse settimane e ciò ha consentito all’artista di lavorare innanzitutto a un progetto, oltre che alla produzione di una mostra. Il progetto, a cura di Maria Rosa Sossai, nasce all’inizio del 2013 e si sviluppa fino a ottobre.

Il tema della riflessione dell’artista, è quello della XIII Biennale di Istanbul: il cambiamento continuo della città e la sua gentrificazione. Margherita Moscardini arriva in residenza per il suo periodo di ricerca e produzione il primo giorno delle proteste per Gezy Park a Piazza Taksim, questo porterà l’artista a vivere molto intensamente la sua esperienza e a produrre un lavoro profondo, interessante ed evocativo.

La mostra personale Istanbul City HillsOn the Natural History of Dispersion and States of Aggregation è stata formata da più elementi. L’istallazione principale è composta da 3000 kg di frammenti di vetro e lastre di vetro sagomate (dimensioni variabili prodotte ad hoc) provenienti dalla discarica del vetro di Istanbul, dove finiscono le lastre delle finestre dei palazzi distrutti di tutta la città vecchia per essere poi ricostruiti. Il totale dei frammenti di vetro è installato a terra direttamente sul pavimento e la forma di questo speciale tappeto, elemento evocativo dell’Islam, è quella di Istanbul, con le sue colline e i suoi mari. La visibilità dell’intervento è affidata alla luce naturale diffusa nell’ambiente e dalla luce artificiale proveniente dagli ambienti adiacenti.

Nella stanza accanto, un video (HD, sound, 5.30”; videoproiezione a parete in loop) e uno still da video (stampa digitale a colori su carta, cm 100×70, tiratura illimitata) che presentano il lavoro della discarica. Sulla parete vicina, una carta geografica illustra l’area di Istanbul. Una legenda riporta lo stato delle demolizioni passate, in corso e in progetto. L’aggiornamento della mappa è annuale e a cura dell’artista.

Una copia della mappa non piegata è appesa a una delle pareti in prossimità dell’intervento e vicino alla didascalia. Altre copie in distribuzione (circa trenta alla volta) sono esposte in un raccoglitore trasparente di plexiglas appeso al muro.

Viene prodotto anche On the Natural History of Dispersion and States of Aggregation, 2013 (vetro, cm 100×160 cm, realizzato da Vetroricerca, Bolzano).
La lastra è ottenuta attraverso la fusione di 30 kg di rottami di vetro di finestre che da Istanbul hanno raggiunto Bolzano per essere fusi in un foglio. La vetrata irregolare è stata pensata per essere sovrapposta all’infisso della finestra che, dal salotto blu al piano nobile di Palazzo Venezia, è orientata verso il Bosforo.

Nell’ottobre 2013 il progetto di Margherita Moscardini Istanbul City HillsOn the Natural History of Dispersion and States of Aggregation viene acquisito dal Museo MAXXI, Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, che segue il progetto fin dall’inizio, entrando a far parte della  collezione permanente del Museo.

Al MAXXI è stato poi presentato, l’11 ottobre 2014, durante la Giornata AMACI, il libro dallo stesso titolo della mostra, parte integrante del progetto: un racconto corale sull’esperienza dell’artista, di chi l’ha aiutata, di chi ha incontrato, e di alcuni intellettuali turchi, edito in inglese da Libria Edizioni.



Istanbul City HillsNatural History of Dispersion and States of Aggregation
Istanbul, Marzo | Ottobre 2013
Artista Margherita Moscardini
A cura di Maria Rosa Sossai
Prodotto da AlbumArte, Roma, Ambasciata d’Italia in Turchia, Istituto Italiano di Cultura di Istanbul.
 Con il supporto di Agi Verona Collection, Verona e Visioni Future, Potenza
Residenza d’artista a Palazzo Venezia, Residenza ufficiale dell’Ambasciatore d’Italia a Istanbul
Mostra personale presso l’Istituto Italiano di Cultura di Istanbul, 12 settembre – 3 ottobre del 2013 (sala Circolo Roma).
Produzione e Ricerca Eugenio Crifò
Coordinatore Alper Sen
Consulenza Artikisler Videocollective, Istanbul / Ankara.
Supporter tecnico Vetroricerca Glass & Modern, Bolzano, Italia.

Con la preziosa collaborazione di:
Artikisler Video Collective (artista, Ankara-Istanbul), Rusen Aktas (curatore d’arte, Londra-Istanbul), il signor Atalay (proprietario Ozen Cam, Istanbul), Hera Buyuktasciyan (artista, Istanbul), Cataldo Colella (presidente di Visioni Future), Alessandro Cuccato (progettista-ricercatore, Bolzano), Giorgio Fasol (collezionista d’arte, Verona), Luca Gasperini (scienziato ISMAR-CNR, Bologna), Korhan Gumus (architetto, Istanbul), Mehmet Kacmaz (foto-giornalista, NARphotoAgency, Istanbul), Jakob Racek (manager culturale per l’Europa sud-orientale, Goethe Institute di Praga), Moira Valeri (architetto e docente, Istanbul), Erdem Ungur (architetto, Istanbul), Isik Gulkaynak (architetto, Istanbul).

AlbumArte ringrazia: Rusen Aktas, Ahmet Aydin, Ali, Atalay, Alessandra Barbuto, Simona Brunetti, Hera Buyuktasciyan, Pippo Ciorra, Cataldo Colella, Eugenio Crifò, Alessandro Cuccato, Ilenia D’Ascoli, Paola de Pietri, Irene de Vico Fallani, Giorgio  Fasol, Luca Gasperini, Margherita Guccione, Korhan Gumus, Hou Hanru, Mehmet Kacmaz, Gunes Nusuh, Beral Madra, Anna Mattirolo, Lorenzo Mazzoni, Niccolò Mazzoni, Melek, Virgilio Perez, Giulia Prati, Jakob Racek, Caterina Riva, Gianpaolo Scarante e Barbara Marengo Scarante, Maria Luisa Scolari, Alper Sen, Moira Valeri, Nadia Vitari, Erdem Ungur e Isik Gulkaynak, Diego Zuelli.

 

 

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