Elena Bellantoni (Vibo Valentia, 1975) lavora tra Roma e Berlino. Laureata in Arte Contemporanea, studia anche a Parigi e a Londra, dove consegue un MA in Visual Art al WCA University of Arts London. Approfondisce il teatro-danza e le arti performative: la sua ricerca si incentra sui concetti di identità ed alterità attraverso il linguaggio e l’uso del corpo come strumento di interazione. Tra le ultime personali: 2016, Hale Yella addio/adios, Viamoroni SpazioArte, Bergamo; 2015, Lucciole, Spazio Alviani, Pescara; 2014 Passo a Due, Careof DOCVA, Milano; Dunque siamo.., Fondazione Filiberto Menna, Museo Archelogico di Salerno. Tra le collettive: 2016, Beyond Borders. Transnational Italy, British School at Rome; The Picutre Club, American Academy in Rome; Al-Tiba9 Algiers, Bardo National Museum, Algeria; 2015, Capolavori dalla Collezione Farnesina; Uno sguardo sull’arte italiana dagli anni Cinquanta ad oggi, Museo di Arte Contemporanea di Zagabria, Croazia. Tra le residenze: 2016, Soma Residency, Mexico City, Messico; 2014, Careof Residency Program DOCVA, Milano. Tra i premi: 2009, Movin’up G.A.I., Torino con un progetto a Santiago del Cile; 2012, bando NGBK, progetto In Other Words, realizzato alla Kunstraum Kreuzberg Bethanien di Berlino. Collezioni pubbliche: nel 2014 entra nella Collezione Farnesina, presso il Ministero degli Affari Esteri, Roma. È attualmente docente di Fenomenologia del Corpo all’Accademia di Belle Arti di Roma. Nel 2018 con On the Breadline è tra gli artisti vincitori della IV edizione dell’Italian Council. Il suo progetto Ho annegato il Mare viene selezionato nella sezione Collateral Events a Manifesta 12. Nel 2014 entra nella collezione del Ministero Affari Esteri, La Farnesina, con il video e la serie fotografica The Fox and the Wolf: Struggle for Power.
Immagine: Elena Bellantoni, Halla Yella Elena e Cristina Calderon, still-video, 2013. Courtesy l’artista
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