Il percorso di Zaelia Bishop e Emanuele Napolitano è basato su osservazioni, incontri, interazioni e fusioni tra immagine e visione. I loro progetti esaminano in particolare le relazioni tra società ed identità e le connessioni tra immagini e comportamenti sociali.
La documentazione ed esplorazione di una dimensione e la re-rappresentazione di spazi e immagini come anche la creazione di una nuova presenza per essi, formano il cuore della loro analisi. La ricerca di Emanuele Napolitano e Zaelia Bishop è focalizzata sulle possibilità ed i limiti della visione, sulla valenza e sul ciclo di vita di ogni immagine contemporanea.
Nel 2015 con il cortometraggio They Left Us vengono selezionati all’interno del Short Film Corner – Festival del Cinema Di Cannes 2015.
Nel 2016 danno avvio a Chasing Boundaries, un progetto di video documentari con l’intento di descrivere la condizione del fare arte attraverso un’opera che si avvicina alla video arte e tende al superamento del tradizionale metodo narrativo, della sua struttura lineare ed auto conclusiva, in favore di una piattaforma aperta ai nuovi modi di percepire concetti ed informazioni.
Il primo capitolo è stato girato in Israele, dove gli artisti sono attualmente impegnati nel rispondere a questioni politiche, storiche e religiose utilizzando pratiche artistiche sperimentali e dinamiche. Ogni intervista è allacciata ad immagini di vita cittadina e scenari naturali, per sottolineare il rapporto tra arte, vita, forze naturali e condizione umana. Gli artisti intervistati nel corso della serie di Chasing Boundaries sono specificamente impegnati nel processo di riprogrammazione e rielaborazione del concetto di pratica artistica, occupandosi di ciò che costituisce l’immagine contemporanea e ciò che il contemporaneo è in grado di produrre. Il video è stato selezionato all’interno del Short Film Corner – Festival del Cinema Di Cannes 2016 e presentato in anteprima ad AlbumArte nell’aprile 2016. Artisti intervistati: Meital Katz Minerbo, Eyal Yehuda, Gal Weinstein, Assaf Abutbul, Maya Attoun, Nivi Alroy.
Il secondo capitolo è stato girato in Lituania. In questa seconda produzione, realizzata grazie anche al sostegno del Lithuanian Culture Institute e co-prodotta da AlbumArte, che seguirà anche i prossimi capitoli dell’intero progetto, Bishop e Napolitano sono impegnati a intervistare artisti di base in Lituania coinvolti nel ripensare il contemporaneo, dalla modalità con cui esprimerlo a ciò che esso è in grado di produrre. Artisti intervistati: Laima Kreivytė, Julijonas Urbonas, Deimantas Narkevičius, Živilė Minkutė, Mindaugas Navakas, Linas Jusionis, Antanas Šnaras.
Immagine: Zaelia Bishop / Emanuele Napolitano, Chasing Boundaries (still da video), 2016. Courtesy l’artista.