AlbumArte presenta
Paradigma
Mostra personale di Sandro Mele
a cura di Raffaele Gavarro
23 settembre – 31 ottobre 2020
Inaugurazione mercoledì 23 settembre
Ingresso contigentato su prenotazione* dalle 18.30 alle 21.30
AlbumArte | via Flaminia 122, Roma
Quello che abbiamo passato negli ultimi mesi è dentro di noi, stimolo per nuove e diverse riflessioni, che entrano nei nostri progetti futuri, perché non potranno non contenere traccia di tutto questo. Ecco perché, le quattro mostre in programma ad AlbumArte dopo il lockdown, saranno in qualche modo collegate dal fil rouge delle emozioni più forti che abbiamo vissuto per la pandemia: spaesamento, ansia, angoscia e considerazioni o indignazioni politico sociali. Sono quattro mostre che avevamo programmato da tempo, ma che fortemente, nello spazio – tempo passato nel confinamento sociale, si sono modificate, inglobando nuovi contenuti.
La prima, in corso ad AlbumArte, dal 24 giugno al 17 luglio, è stata la mostra personale di Sonia Andresano, dal titolo Allegra ma non troppo a cura di Daniela Cotimbo, una mostra intimista dove l’artista rivive il senso di disorientamento, spaesamento, cambiamento, confinamento e slittamento dei limiti fisici e mentali.
La seconda è Paradigma, la mostra personale di Sandro Mele (Melendugno, Lecce1970) a cura di Raffaele Gavarro, una ricerca prettamente socio-politica che, in conseguenza dell’emergenza Covid19, si è articolata con più interventi diversi.
In mostra i 75 ritratti dei componenti della Commissione per la Costituzione, anche nota come la Commissione dei 75, che il 15 luglio del 1946 fu incaricata di redigere la nostra Carta Costituzionale. Settantacinque ritratti dipinti in bianco e nero su carta, del formato 100×70, occuperanno le grandi pareti della sala grande dello spazio.
Un’assemblea di personaggi e d’immagini che si collegherà idealmente e concettualmente ad un video sulle iniziative del Comitato del quartiere Certosa di Roma (nei pressi di via di Tor Pignattara) nella saletta proiezioni, raccontate dai suoi animatori, un gruppo di cittadini che s’impegna direttamente per il miglioramento della vita della propria comunità.
Una grande installazione formata da decine di caschi da motociclista riempiti di terra, nei quali sono coltivate piante e fiori, occuperà tutto il pavimento dello spazio espositivo, formando un paesaggio che è la testimonianza simbolica e silenziosa del manifestare delle comunità.
Un dispositivo sonoro, nella prima stanza, riprodurrà la lezione che fece Piero Calamandrei agli studenti dell’università a Milano il 25 gennaio del 1955, sulle pari opportunità, oggi rimesse fortemente in discussione, per esempio, quando neanche una donna fu chiamata a far parte della task-force di esperti, costituita dal governo per la gestione dell’emergenza Covid19.
Paradigma rappresenta una strana congiuntura temporale e di senso, ragionando sulle pesanti conseguenze sociali, economiche e politiche che essa ha provocato, che hanno inevitabilmente indotto a riflettere sulle similitudini che ci sono tra l’ultimo dopoguerra, in cui la Costituzione è nata e la situazione attuale. Come allora, appare necessario ripensare e ricostruire la nostra esistenza e le nostre comunità attraverso una cultura politica consapevole e che, per poter superare la grave crisi nella quale siamo precipitati, sia necessario un cambio decisivo del paradigma, di quel modello economico e sociale che oggi appare ancor più irragionevole.
Paradigma non sarà solo una mostra, ma tenterà di essere anche un modello di aggregazione, di ri-avvicinamento sociale, attraverso dei programmi didattici che coinvolgeranno studenti di tutte le età, dopo il periodo travagliato della loro recente mancanza di completa formazione a causa dell’emergenza Covid19, che punteranno alla narrazione delle similitudini tra il tempo della nascita della nostra Costituzione e l’attuale, oltre, soprattutto, sui valori culturali, sociali e politici che allora come oggi sono necessari per ricostruire in modo nuovo e soprattutto migliore.
Il progetto ha avuto il patrocinio del Centro per la Riforma dello Stato (CRS) e della Fondazione Lelio e Lisli Basso – Onlus e in collaborazione con Flower Lab Roma. Si ingrazia Casale del Giglio per la degustazione dei vini offerta in occasione dell’opening della mostra.